Bono Vox è l’Irlanda? Sicuramente è una parte e una parte importante. Gli U2 sono uno dei biglietti da visita del Paese, uno dei passaporti per la sua conoscenza nelle generazioni di mezzo.Tra l’impegno per gli homeless con le buskerate a Grafton Street insieme agli altri musicisti alla presa di posizione netta nei confronti dei frontline workers durante l’emergenza Covid alla televisione nazionale RTE, Bono e i suoi compagni non si sono mai staccati dalla città di origine. Per stare, come hanno affertmato, coi piedi per terra.
L’impegno sociale
Durante l’occupazione di un edificio a Tara Street, in cui un gruppo di artisti, tra cui Glen Hansard e Jim Sheridan, fecero un concerto sul tetto dell’edificio. La gente sotto urlava: “Bono Vox perché non sei qui?” Lui – dicono – se la prese e non andò a cantare con gli altri artisti irlandesi in quell’anno. Bono Vox è l’Irlanda? E’ sicuramente un personaggio da conoscere se si vuole capire una parabola musicale di successo mondiale.
E le molte leggende
Circolano anche molte leggende su Bono Vox in Irlanda: se vai da turista qualcuno te le racconta. Un classico è indicarti dove sono gli alberghi di loro proprietà. Fatto sta che, anche quando sono vissuti altrove non hanno mai tagliato i ponti con l’Irlanda. Perchè, come dice Bono Vox, è un posto che ti fa stare coi piedi per terra. E io sono d’accordo con lui.
“Noi siamo la band del Nord di Dublino”
Dagli inizi come band scolastica ad oggi gli U2 sono la band che viene dal Northside of Dublino, il quartiere dove un tempo vivevano i più poveri della città. E quella zona è stata caratterizzata da un grande fermento negli anni ’90, pensate a Roddy Doyle. Chi vuole conoscere la Repubblica di Irlanda non può prescindere. Qui su RTE, la televisione nazionale la prima apparizione nel 1978. E John McKenna ci aveva visto giusto: “questa – dice – nel filmato – sarà la band del futuro”.
Sulle orme del padre
Ora il figlio di Bono, Elijah, prova a seguire le orme del padre con gli Inhaler, cresciuti suonando nei locali di Dublino. Confesso che sono rimasta senza parole quando l’ho sentito la prima volta e mi sono detta: ma dopo questa canzone attacca I will follow? La voce è davvero simile a quella del padre.
Un libro su Bono da non perdere
Durante il primo lockdown, durante gli streaming di Zuppairlandese ho chiacchierato con Loris Cantarelli, autore per Hoepli di un libro su Bono, uscito lo scorso anno per i 60 anni dell’artista. Qui il video.