Mi chiamo Francesca Lozito e da cinque anni vivo tra l’Irlanda e l’Italia. Certo, l’ultimo solo con il cuore, l’anima, le letture, la musica, gli amici su skype, le dirette streaming: con la Pandemia ho portato l’Irlanda a Torino, e ci sono riuscita visto come siamo riusciti a non perderci di vista.
L’Irlanda è un posto che può darti la giusta misura delle cose. A me l’ha data in un momento della vita in cui avevo urgenza di togliere il superfluo: troppe voci, troppe parole, troppe persone. La prima volta che sono stata in Irlanda per un periodo lungo al ritorno in Italia, a Milano, ho pensato: “Ma questi come vivono?”. Avete presente il ritmo di prima, quello in cui schedulavamo anche l’anima? Ecco, io lo avevo già capito in Irlanda che non funzionava.
Una serata passata a chiacchierare in casa o in un pub. Due chiacchiere, un sorriso. La musica. Tanta tantissima musica. E godere del bel tempo, perché sai che la pioggia può essere dietro l’angolo. Ma, contemporaneamente, essere preparati ad affrontare anche la tempesta. Questa è la mia Irlanda.
Ah, mi sono dimenticata le donne irlandesi. Mi hanno insegnato moltissimo, ad esempio che con un paio di anfibi puoi essere elegante quanto con uno stiletto, e infatti io mi vesto così.
Sono un po’ insegnante un po’ giornalista e anche questo è merito dell’Irlanda: probabilmente sono sempre stata insegnante, e proprio a Dublino nell’estate del 2019 ho seguito l’istinto e ho creduto in un fresh restart dopo i 40 anni. Sì può, credetemi. E non mi è bastato perché per studiare l’Irlanda e i suoi poeti mi sono anche reiscritta all’Università.
Quando facevo solo la giornalista ho scritto di Irlanda per La Stampa, Avvenire, Donna Moderna, oggi mi dedico anima e corpo al progetto di Zuppairlandese, a cui ho cominciato a lavorare con la newsletter nel 2018. Perché Zuppairlandese? Perché come nello stufato irish ci sono diversi ingredienti, dalla carne alle verdure, al brodo (letteralmente Irish stew) volevo costruire un progetto che tenesse dentro le diverse anime dell’Irlanda, dalla politica, alla letteratura, alla musica, ai viaggi. E che potesse parlare di tutta l’isola, seppur divisa politicamente.
Il Samuel Beckett Bridge ha ispirato il logo di Zuppairlandese. Questo ponte si trova a Dublino e attraversa il fiume Liffey, è stato inaugurato nel 2009 e la sua struttura richiama un’arpa celtica, simbolo e icona irlandese.
Sullo sfondo il Samuel Beckett Bridge