Cerca...
TOP
Blog

Irlanda, 5 politici da tenere d’occhio

La politica d’Irlanda è un mondo da conoscere. I partiti politici hanno una storia relativamente recente e sono molto diversi, per ragioni storiche, da alcuni standard tradizionali europei. L’Irlanda, infatti, impegnata nel processo di indipendenza tra la prima e la seconda guerra mondiale non ha mai conosciuto né fascismo; né nazismo come forme politiche di maggioranza. Breve ritratto di 5 politici da tenere d’occhio in Irlanda

Chi sono i 5 politici da tenere d’occhio in Irlanda? In questa prima introduzione vi racconto tre donne e due uomini. Una scelta dettata dal fatto che le donne in Irlanda hanno ruoli guida in questo ambito. Ma iniziamo con la figura che di certo ha fatto parlare molto di sé, anche a livello internazionale, negli ultimi anni.

Leo Varadkar

E’ primo in molte cose, Leo Varadkar. Esponente di Fine Gael, è stato nella precedente legislatura Primo Ministro apertamente gay, sposato dal 2015, grazie alla legge sui matrimoni egualitari che vige in Repubblica di Irlanda. Medico – durante la pandemia è tornato ad esercitare in corsia – figlio di un indiano e una irlandese, rappresentante quindi anche del melting pot migratorio, oggi è il vice di Micheàl Martin, che dal 2020 guida una coalizione liberal social verde (Fine Gael, Fianna Fail e Green party). Spesso criticato per alcune posizioni troppo liberali, soprattutto sull’housing sociale, ha avuto il merito di dare un’immagine moderna e con una visione del suo Paese.

Vorrei che l’Irlanda diventasse quello che Michael Collins diceva che dovesse essere, una luce che brilla nel mondo. Un Paese a cui guardare per il progresso economico, la forza dell’economia, il successo commerciale, e, più di recente il liberalismo sociale, anche se c’é ancora molto da fare. E’ vero siamo alla periferia dell’Europa dal punto di vista geografico, ma io non la vedo così. Piuttosto, vedo l’Irlanda come un’isola al centro del mondo.

(Leo Varadkar, intervista al Time, 2017, nostra traduzione)

Mary Lou Mc Donald

Energica, alla mano, combattiva e solare: è la leader dello storico Sìnn Féin, ha preso il testimone da Gerry Adams, che con la sua elezione e quella di Michelle O’Neill in Nord Irlanda ha voluto dare una impronta nuova al partito puntando sulle figure femminili. Alle ultime elezioni in Repubblica di Irlanda ha guidato Sinn Féin verso una performance straordinaria, portandolo ad essere il primo partito con una campagna elettorale condotta tutta sul territorio, porta a porta, intercettando tutti quei voti di protesta, anche della classe media, stanca della visione troppo liberale di Fine Gàel.

Simon Coveney

Politico di famiglia, serio, equilibrato, impegnato in importanti passaggi del dialogo con il Nord Irlanda. Simon Coveney, TD di lungo corso (Teachta Dála, membro del Dáil Eireann, il Parlamento di Dublino) ha guidato le trattative con l’allora segretario britannico per il Nord Irlanda Julian Smith per la riapertura del parlamento di Stormont in Nord Irlanda e sottoscritto l’importante documento New Decade, New Approach, che ancora, nonostante le difficoltà politiche del Nord Irlanda, guida l’azione di governo dal 2020, dopo tre anni di stop.

Helen McEntee

Anche la giovane Helen detiene degli importanti primati: l’ultimo, di fine aprile, è l’aver dato alla luce un bambino nel pieno del suo mandato di ministro della Giustizia, prima donna nella storia politica della Repubblica d’Irlanda a partorire “da ministro”. McEntee, 35 anni, ha così preso il congedo di maternità: è rimasta membro del Governo, ma senza portafoglio fino a quando non rientrerà dal maternity leave. Durante i colloqui sulla Brexit è stata una figura determinante per riuscire a tenere il punto sulla impossibilità di ritornare a un confine duro e segnato geograficamente con il Nord Irlanda: proveniente da una famiglia di Farmers, cresciuta nella campagna irlandese, a meno di 25 miglia dal confine, nata a Navan, oggi vive ancora nel Meath e può contare proprio sull’importante approccio dell’Associazione irlandese degli agricoltori.

Lynn Ruane

Dei cinque politici che ho scelto è di certo la più eclettica. Ha una storia incredibile Lynn Ruane. Cresciuta alla periferia di Dublino, ha alle spalle una grave storia di dipendenza, da giovanissima, dalla quale si è riuscita a riscattarsi pienamente. Uscita con le proprie gambe da questa situazione gravissima, è stata capace, quando era già madre, di laurearsi all’Università con una speciale vocazione all’aiuto degli ultimi che l’ha portata proprio alla politica, come racconta nel suo bellissimo libro “People like me”. E’ di certo uno di volti più interessanti per guardare al futuro dell’Irlanda

Non solo solo un politico. Sono una donna, una madre, un’amica e una compagna. Tutti questi aspetti interagiscono tra loro e hanno tra loro un impatto. La mia vita politica è spesso arricchita e ispirata dalla mia vita privata. Non potrò mai essere il tipo di politico che la gente si aspetta. Sarò sempre l’amica di coloro che la società ostracizza ed etichetta.

(da People like me, Gill books, nostra traduzione)

E il Primo Ministro, il Taioseach? Ne abbiamo parlato con Naomy O’Leary, corrispondente dell’Irish Times in questo streaming di Zuppairlandese.

Condividi l'articolo

«

»