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La scrittrice irlandese Sally Rooney

E’il post che mi è costato più tempo in termini di meditazione su come scriverlo: attaccarla o amarla sconsideratamente è facile. Ma cercare nelle pieghe di quello che scrive la chiave per capire perché ha così tanto successo al di là dell’operazione di marketing della casa editrice è la vera e propria sfida: la scrittrice irlandese Sally Rooney e il suo nuovo romanzo, Beautiful World Where Are You. In Italia arriverà in traduzione a Marzo 2022, per Einaudi.

Sally Rooney è Sally Rooney nonostante Sally Rooney? A leggere l’intervista che ha dato in esclusiva all’Irish Times, unica sua apparizione pubblica sulla carta stampata in Irlanda, sembrerebbe proprio sia così. Schiva, vive la sua vita il più lontano possibile dal successo che l’ha consacrata come voce dei Millennials. Successo mondiale.

Il discontento dei trentenni: ma proprio di tutti?

Nata nella contea di Mayo nel 1991 con Beautiful World, Where Are You chiude una trilogia di successo che inizia con Parlarne tra amici (Conversation with friends), tocca un punto altissimo di fama con Persone Normali (Normal People)e ora apre un nuovo capitolo su successo e discontento dei trentenni odierni, dal lavoro alle relazioni. Ma davvero di tutti i trentenni?

Non sono mancate le critiche in queste settimane di grande attesa per il suo nuovo libro: una delle più forti è venuta dal Sydney Morning Herald: sì sono Millennials quelli che racconta Sally Rooney, ma bianchi e benestanti, e che anche quando partono da una condizione di svantaggio economico come Connell in Persone Normali, certo non vengono meno occasioni di riscatto, come nel finale del libro.

Dal libro alla serie tv: un successo mondiale

Persone normali è poi diventato una serie televisiva di successo – a dire il vero un po’ meno in Italia, sarà mica stato per i troppi nudi soprattutto quelli maschili? – che sbroglia alcuni dei viluppi testuali rendendoli più seguibili grazie alla scansione temporale più semplice del linguaggio cinematografico. Oltre ad essere magistralmente interpretato dagli attori Daisy Edgar-Jones e Paul Mescal e diretto da Lenny Abramson.

Sally ama l’Italia, ma l’Italia ama Sally?

Sia Persone Normali che il nuovo romanzo hanno una parte che si svolge in Italia. Einaudi sta facendo un gran lavoro di traduzione dei libri della Rooney, ma perché in Italia non ce ne innamoriamo fino in fondo? C’é da dire che non siamo un Paese che oltre i classici legge molto i nuovi stranieri. Ed è un peccato, perché soprattutto in questi mesi in cui non è scontato ed automatico viaggiare, è un utile modo per aprire una prospettiva.

Sulla soglia

Ho letto la lunga anticipazione del New Yorker e le prime pagine del nuovo romanzo: ci sono grandi differenze nella modalità di narrazione. Leggete come è diverso l’incipit rispetto a quello di Persone Normali

Marianne aprì la porta quando Connell suonò il campanello.

incipit di Persone Normali

A woman sat in a hotel bar, watching the door.

incipit di Beautiful World Where Are You

In entrambi i casi c’é una donna ed è ad limina: la porta è simbolo di attesa, ma anche di ingresso nella storia. Ed è sempre la figura femminile la protagonista di questa azione. La scrittura di questo ultimo libro è stata paragonata a quella di Raimond Carver, eppure è ancora la Ronney a parlarci, scegliendo come esergo una frase di Lessico famigliare di Natalia Ginzburg. Che nel mondo anglosassone è stata tradotta da poco e gode di un seguito pari a quello che esiste per Elena Ferrante.

Avere successo senza essere il successo

Ma in fondo il cuore del suo successo sta forse in quella che chiama visione marxista che emerge dai suoi libri. Che con questa definizione la fa uscire dallo stereotipo di scrittrice irlandese, pur essendolo fino al midollo in cosa pensa, in come scrive, in come vive ritirata assieme al marito conosciuto al Trinity e sposato, come ha ammesso lei stessa, durante la pandemia.

Il segreto del successo di Sally Rooney sta proprio nella contraddizione tra il suo vendere in tre giorni più copie di tutti i libri usciti nel 2021 e il non avere bisogno di alcun battage che la veda protagonista in un’epoca in cui le immagini, le parole, la vita privata degli scrittori fanno la differenza anche nel numero di copie vendute. Lei non ha bisogno di essere sui social media come Sinead Gleeson o Doireann Nì Griofa. Nemmeno come Lisa McInerney, a dire il vero ultimamente più eterea, dat che nemmeno l’uscita dell’ultimo libro l’ha fatta tornare attivamente su Instagram.

Scrivere in modo marxista o fare discutere di marxismo e di crisi climatica i suoi personaggi è un modo per ridare il potere, l’unico potere alla parola. Accettando anche che la promozione della propria opera la facciano gli altri.

E forse questo è un buon compromesso per restare credibili, continuando a vivere nella propria terra, l’Irlanda che si dimostra sempre molto capace di proteggere i propri gioielli.

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