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Uomo nello spettro autistico bloccato in un reparto psichiatrico per cinque anni: crisi dell’assistenza in Irlanda?

Un giovane uomo nello spettro autistico di 23 anni è rimasto confinato in un reparto psichiatrico in Irlanda per cinque anni a causa dell’incapacità del Servizio Sanitario Irlandese (HSE) di trovare una sistemazione adeguata nella comunità. Questo caso mette in luce gravi carenze nel sistema di assistenza per chi è nello spettro.

Il caso di Robert Brady

Robert Brady è stato trasferito da un centro per adolescenti con problemi di salute mentale a un reparto psichiatrico ospedaliero il giorno del suo 18° compleanno. Da allora, non è stato possibile trovare per lui una struttura di supporto adeguata al di fuori dell’ospedale. La madre denuncia che la famiglia non può nemmeno fargli visita e definisce la situazione come una vera e propria “prigionia”.

Fallimenti del sistema nell’assistenza all’autismo

Situazioni simili si riscontrano anche nel Regno Unito, dove molti adulti autistici restano in istituti psichiatrici per anni, non per malattia mentale acuta, ma per mancanza di servizi abitativi e di supporto specializzato. Centinaia di famiglie stanno intraprendendo cause legali contro le autorità sanitarie per negligenza medica e per l’assenza di un’assistenza comunitaria adeguata.

L’impatto umano

I reparti psichiatrici non sono progettati per rispondere ai bisogni specifici delle persone con autismo, con conseguenze negative sulla loro autonomia e benessere psicologico. Le associazioni di tutela sottolineano che l’istituzionalizzazione può causare gravi danni e impedire lo sviluppo delle competenze necessarie per una vita indipendente.

Richieste di riforma urgente

Le famiglie e gli attivisti chiedono maggiori investimenti in strutture di supporto e abitazioni assistite per adulti autistici. E poi riforme legislative per evitare la detenzione ingiustificata in ospedali psichiatrici. E, infine, collaborazione efficace tra sanità, servizi sociali e settore abitativo per garantire soluzioni tempestive.

Il diritto alla vita autonoma

Il caso di Robert Brady rappresenta un’emergenza che riguarda tutto il sistema di assistenza per l’autismo in Irlanda e nel Regno Unito. Senza interventi rapidi, molti altri rischiano di rimanere intrappolati in strutture inadeguate, privati dei loro diritti fondamentali. È imprescindibile garantire a ogni persona autistica un supporto che rispetti le sue esigenze e favorisca una vita piena e autonoma nella comunità.

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immagine: elaborazione Perplexity

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